Qualche giorno fa ricevo la chiamata della mia amica Irene Cecchi, giovane restauratrice laureata ad Urbino, appassionata di arte. Mi dice: “Vale, che ne dici se porto Una marchigiana in viaggio alla scoperta di Urbino?”. Bhè, nemmeno a dirlo, ho accettato subito! Per me è sempre un piacere girare in auto, ormai lo sapete. In particolare la strada che porta ad Urbino è molto bella, circondata da una natura spettacolare.
Arrivate in centro, ci siamo dirette alla FORTEZZA ALBORNOZ, una costruzione fortificata edificata sul punto più alto del Monte di S. Sergio, a Urbino. Deve il suo nome al Cardinale Albornoz a cui tradizionalmente viene attribuita la sua costruzione nella seconda metà del XIV secolo, per difendere la città. Irene mi racconta la storia di questo luogo, dal cui parco pubblico si gode di una visione panoramica privilegiata della città di Urbino e del paesaggio che la circonda.
Mi dice che negli anni in cui studiava in questa città in estate il parco si riempiva di persone e venivano organizzati numerosi eventi musicali. Questo posto è magico ed anche mentre resto incantata di fronte alla sua maestosità, non posso non notare i fotografi che con i loro cavalletti cercano di cogliere da questo colle il “profilo migliore” della città che si affaccia di fronte a noi.
Riprendiamo la passeggiata e tra un vicolo e l’altro arriviamo in Via Barocci, al civico 31 per visitare l’Oratorio di San Giovanni Battista. Irene mi anticipa: “Questa è una perla di Urbino che in pochi conoscono”. Entriamo e scopro con piacere che questo luogo racchiude una delle opere più prestigiose della città di Urbino: i grandi affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino Marche, tra i capolavori più importanti del gotico internazionale.
Questi enormi affreschi sono per me una piacevolissima scoperta in una delle più belle capitali del Rinascimento. Esco dall’Oratorio un po’ frastornata dalla tanta bellezza e seguo Irene verso uno dei simboli più forti della socialità dei giovani della città di Urbino: Caffè del Sole. Al n. 34 di Via Mazzini questo locale dal 1999 rappresenta un importante punto di ritrovo per i ragazzi che qui possono ascoltare un’ottima selezione di gruppi musicali che si esibiscono live, ma anche assistere a presentazioni di libri.
Caffè del Sole non è “solo” questo, ma è anche custode di una collezione di ben 284 soli (in ceramica, terra cotta, o altri materiali) che sono stati donati nel corso degli anni da persone di ogni età, affezionati al locale e a ciò che esso rappresenta per la città.
Proseguiamo la passeggiata verso un luogo magico, in cui ci si può sentire a distanza, bisbigliando.
Alla base dei torricini, le due torri appuntite simbolo di Urbino, si trova un muro semicircolare con due colonne laterali che riserva una sorpresa: posizionatevi sotto le colonne con un amico e scoprirete che, nonostante la distanza, se uno dei due bisbiglierà rivolto verso il muro, l’altro lo udirà perfettamente, come se lo avesse a fianco. Questo muro venne realizzato a metà ‘800 insieme al Teatro Sanzio (che si trova di fronte) per cingere la piazzetta dove si girava con le carrozze. La sua forma rotondeggiante crea un effetto acustico magico!
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