Il travel blogger è un viaggiatore che ha scelto di raccontare le sue esperienze di esplorazione attraverso il web. È colui che tiene un diario online (il blog) e che condivide racconti, consigli, foto e video con uno stile personale.
Ogni blog che si rispetti ha un suo “taglio” che lo contraddistingue dagli altri, per esempio perché si rivolge ad un target di persone specifico (es. famiglie con bambini) oppure blog di viaggio in cui i protagonisti si spostano con mezzi come camper o van, blog che parlano di una Regione d’Italia in particolare e tanto altro. Il mondo del travel blogging è talmente tanto vasto che c’è spazio un po’ per tutti, purché i contenuti siano interessanti e raccontati in modo da fare sognare il lettore.
Passione e molto altro
Il travel blogger è spinto dalla passione ma, da sola, non basta. Ci vuole anche una sana dose di costanza, capacità di scrittura, gestione dei contenuti da inserire nel sito web, conoscenza dei social network che vengono usati per promuovere gli articoli e mantenere viva l’interazione con la propria Community, gestione delle collaborazioni con aziende, Enti e brand e, nella maggior parte dei casi, dimestichezza con la macchina fotografica, per scattare foto di qualità da utilizzare nel blog.
I travel blogger possono aiutare, dietro compenso, aziende/agenzie/Enti che si occupano di viaggio e turismo ad aumentare la loro visibilità attraverso:
- scrittura di articoli su strutture ricettive, tour o destinazioni
- descrizione dettagliata e condivisione delle esperienze con i followers
- inserimento di link nel blog verso il sito di un’attività o ente del turismo
- pubblicazione di immagini evocative
Il travel blogger può ideare progetti di valore turistico da proporre ad Enti e consorzi turistici e DEVE studiare, leggere e formarsi continuamente grazie a corsi, workshop, webinar perché il turismo è uno di quei settori in continua evoluzione (questo ultimo anno ce lo ha ampiamente dimostrato) e lo sono anche le modalità di comunicazione.
Spero di avere fatto un po’ di chiarezza su quella che, se fatta con costanza, competenza e criterio è una professione a tutti gli effetti. Ho letto tantissime storie di persone che hanno cambiato le loro vite, lasciando lavori stabili, contratti a tempo indeterminato, ma non appaganti, per inseguire il sogno di diventare blogger. Molti di questi si rivolgono segmenti di pubblico molto specifici che riescono a coinvolgere grazie a contenuti mirati.
Ora, non vi resta che curiosare un po’ nel mio di blog… poi fatemi sapere che ne pensate!